
Diac ssa Clara Proti
A molti di noi è stato insegnato a credere che, se siamo Cristiani, le nostre vite sarebbero state “automaticamente” a posto, e che avremmo avuto la pace e la serenità. In più, molti Cristiani comprendono che le loro vite sono in subbuglio nonostante la loro profonda devozione alla religione. I cambiamento richiede tempo, pazienza e dedizione ai principi e modi di Dio. E la nostra esperienza Cristiana non cancella magicamente il dolore o le conseguenze del passato. Invece, la nostra fede ci permette di vivere la vita secondo la volontà di Dio. Per i Cristiani che soffrono di una dipendenza o che sono il prodotto di una famiglia dai tratti dipendenti, il messaggio della chiesa può essere percepito in alcuni casi come di vergogna. Questo potrebbe trattenere dal cercare il recupero. C’è raramente confusione, invece, se il messaggio della chiesa è l’onestà. La Bibbia ha illustrato questa onestà documentando la forza e la debolezza del popolo di Dio. Sfortunatamente, per alcuni, ammettere le proprie imperfezioni potrebbe significare non essere buoni cristiani. In realtà, ammettere l’imperfezione significa che noi abbiamo bisogno di Dio, e questo va bene. Il vero recupero inizia quando lavoriamo sui principi spirituali incarnati nei Dodici Passi. E il vero recupero è raggiunto molto più facilmente quando comprendiamo il nostro bisogno di aiuto, serenità e coraggio per affrontare i nostri problemi. Il lavoro sui Passi con l’aiuto di Dio ci consente di conoscere molto della nostra natura repressa o negativa. Questo processo è simile alla luce del sole e all’ombra. Così come vediamo che possiamo creare un’ombra quando siamo alla luce del sole, allo stesso modo, quando cominciamo a lavorare sui passi e a confrontarci con i principi e gli standard di Dio, vediamo i nostri bisogni. Ma stare di fronte a Dio e cercare la Sua grazia della guarigione non ci solleva automaticamente dalle conseguenze del nostro comportamento passato.
Noi troviamo, comunque, che chiedendo l’aiuto di Dio per aiutarci ad affrontare i nostri vecchi comportamenti, siamo in grado di iniziare il processo di cambiamento e guarigione. Cercare scrupolosamente la volontà di Dio per noi e lavorare seriamente utilizzando questo libro ci consentono di riesaminare la nostra relazione con Dio. Questo processo ci aiuta a scoprire nuovi modi in cui lo Spirito Santo rafforza le nostre vite. Impariamo a guardare senza paura alla nostra “zona d’ombra” – quella parte di noi che è stata ignorata così a lungo. Con l’aiuto della grazia di Dio sperimentiamo il cambiamento nei nostri comportamenti non voluti, tipo il compiacere le persone, la rabbia repressa, i pensieri ossessivi o un comportamento sessuale inappropriato. Attraverso la nostra relazione con Dio, siamo capaci di ridefinire i limiti che poniamo a noi stessi e scopriamo che “tutto è possibile” per chi ama Dio.
Tratto dal libro 12 Passi per Cristiani – pagg18-19